Classifiche

Cosa vedere a Pavia: le tappe più belle per una gita in città

Se avete voglia di fare una gita per ammirare le bellezze delle città, Pavia è sicuramente un’ottima meta. La città fu fondata da Liguri e Celti e successivamente divenne municipium romano con il nome di Ticinium. Nel medioevo fu capitale del Regno Longobardo e fulcro dei commerci tra la pianura e i grandi fiumi.
Nei secoli  sono passate diverse teste coronate come l’imperatore Federico Barbarossa, giunto qui per la sua incoronazione. E dal 1361 Pavia ospita l’università, la prima in Lombardia e una delle più antiche del mondo
Oggi Pavia conserva le tracce di uno splendido passato tra monumenti, strade acciottolate e facciate di un caldo color terracotta.
Considerata la varietà dei luoghi da vedere, se non sapete da dove partire non vi preoccupate, siamo qui per aiutarvi! Vi suggeriamo i 13 luoghi da visitare per una gita completa in città.

Condividi


    1. Il Duomo: la terza cupola più grande d’Italia

    Durante la signoria degli Sforza il monumento più importante che fu costruito a Pavia fu il Duomo. La struttura a tre navate presenta lateralmente le cappelle, e una cupola centrale a pianta ottagonale le cui notevoli dimensioni la posizionano al terzo posto in Italia. Al suo interno la cattedrale custodisce il tabernacolo con le reliquie delle Santissime Spine della Corona di Cristo e la cripta con le spoglie del primo vescovo e patrono di Pavia, San Siro.

    Visualizza

    2. Università: più di 600 anni di storia e premi Nobel

    L’Università di Pavia, fondata nel 1361, è tra le più antiche del mondo e fu il primo ateneo in Lombardia. Il suo prestigio è dovuto anche alle personalità che l’hanno vissuta, tra le quali ricordiamo Alessandro Volta, docente e rettore, Giulio Natta, Carlo Rubbia e Camillo Golgi, tutti vincitori del premio Nobel. Ha da sempre svolto un ruolo importante nella preparazione culturale di buona parte della classe dirigente lombarda e italiana e attorno all’università sorsero già nel XVI secolo i collegi universitari che ancora oggi tengono vive tradizioni storiche e goliardiche rivalità.

    Visualizza

    3. Le torri medievali: Pavia “la città delle cento torri”

    Tra il XI e il XII secolo a Pavia furono costruite decine di torri, tanto che ancora oggi è nota come “la città delle cento torri”. Non si sa molto sulla loro funzione, ma considerando l’assenza di fori utili alla difesa e di decorazioni particolari, fanno supporre che dovessero assolvere a compiti soprattutto simbolici, rappresentando il potere della famiglia cui appartenevano. Attualmente ne rimangono cinque: tre in piazza Leonardo da Vinci e due in via Luigia Porta. La più alta svetta per 51 metri verso il cielo, ed è la Torre del Maino situata in piazza Leonardo da Vinci alle spalle dell’Università.

    Visualizza
    Resta in contatto, ricevi la nostra newsletter! Registrati

    4. Basilica di San Michele Maggiore: il luogo delle incoronazioni

    La Basilica di San Michele Maggiore è sicuramente una delle chiese più importanti e conosciute della città. All’interno di questa meravigliosa chiesa si sono succedute nel corso dei secoli numerose incoronazioni: quella più famosa fu di Federico I detto il Barbarossa, ultimo imperatore ad essere stato incoronato a Pavia. La struttura e le decorazioni della Basilica di San Michele Maggiore sono realizzate con la fragile pietra arenaria color ocra, che prende il posto del tradizionale cotto utilizzato frequentemente in altri edifici della città.

    Visualizza

    5. Castello Visconteo: da teatro di battaglia a luogo d’arte

    Nel 1360, all’inizio della signoria di Galeazzo II Visconti, fu costruito il Castello Visconteo come dimora di caccia e di svago. Nel Cinquecento il castello fu il teatro principale della sanguinosa battaglia di Pavia tra l’esercito francese e l’armata imperiale. Sin dalla sua costruzione l’edificio è sempre stato sede di una corte colta e raffinata, tanto che tra il XIV e il XV secolo costituì un notevole centro di produzione artistica. Attualmente è sede dei Musei Civici. Oltre a uno spazio adibito ad esposizioni temporanee, i musei comprendono numerose sale che ancora oggi conservano preziosi affreschi di età viscontea e sforzesca.

    Visualizza

    6. La basilica di San Teodoro: la città in un affresco

    Una tipica facciata in cotto lombardo conduce all’interno della Basilica di San Teodoro, edificio risalente alla fine del 1100. La preziosità pittorica interna è davvero strabiliante: qui si possono ammirare dipinti realizzati nel 1514 relativi alla vita di San Teodoro, e l’affresco del pittore Bernardino Lanzani “La veduta di Pavia”, realizzato con una suggestiva prospettiva a volo d’uccello.

    Visualizza

    7. Ponte coperto: c'è lo zampino del diavolo?

    Già in epoca romana era presente un primo ponte poi modificato nel Medioevo, periodo nel quale sorsero diverse curiose leggende. Molte di queste imputano la sua costruzione al diavolo che nel Natale del 999 volle mettere alla prova gli abitanti di Borgo. Queste storie lo hanno reso noto come “ponte del diavolo”. L’attuale ponte, ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è uno dei simboli della città e collega il centro con il pittoresco quartiere di Borgo Ticino. La costruzione ha 5 arcate ed è completamente coperta con due portali alle estremità e una piccola cappella al centro.

    Visualizza

    8. Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro: santi, ori e pietre preziose

    La Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro deve il suo nome alla cupola interna completamente dorata. Secondo la tradizione la chiesa fu fondata dal re longobardo Liutprando per ospitare le spoglie di Sant’Agostino, trasportate qui da Cagliari, dove erano giunte in seguito alla morte del santo a Ippona in Nord Africa. Ciò che più colpisce entrando in chiesa è la mole marmorea sull’altare maggiore: è l’Arca di Sant’Agostino contenente le sue spoglie.

    Visualizza

    9. Broletto: il palazzo più antico della Lombardia

    Nel 1100 il vescovo San Damiano volle erigere il Broletto per adibirlo a sede vescovile. Nacque così il palazzo più antico della Lombardia. L’edificio è munito di cortile, dove si riuniva l’Amministrazione comunale ospite del vescovo. La struttura dell’edificio in un primo tempo era a ferro di cavallo ma alla fine del XIII venne modificata. Oggi si sviluppa intorno alla corte interna ed è a forma di quadrilatero. L’interno del palazzo, che si trova in piazza della Vittoria, è sede di mostre ed esposizioni.

    Visualizza

    10. La statua della Lavandaia: un bronzo che rievoca una lunga tradizione di “cantanti”

    Lo scultore borghigiano Giovanni Scapolla realizzò nel 1981 una statua per celebrare la tradizione di lavare i panni sulle sponde del Ticino. Era un processo molto lungo: le lavandaie lasciavano per una notte i panni ammollo in enormi recipienti di cemento, e il giorno seguente li portavano in riva al fiume per lavarli con la classica asse di legno. Si dice che per passare il tempo le lavandaie erano solite cantare, e una delle loro canzoni preferite era “La donna è mobile” del Rigoletto di Giuseppe Verdi.

    Visualizza

    11. Borgo Ticino: una linguaccia sul muro

    Borgo Ticino rappresenta l’espansione meridionale oltre il fiume della città di Pavia. Nei secoli il paese ha mantenuto il caratteristico aspetto di villaggio dei pescatori. Particolarmente sorprendente è una scultura posta sul muro di una casa rossa di via Milanno: la bizzarra opera della Linguacciona. La scultura raffigura il volto di una donna beffarda che fa la linguaccia ed è legata a una leggenda che si rifà alle lavandaie e ai loro pettegolezzi.

    Visualizza

    12. Certosa di Pavia: lavori in corso per circa 100 anni

    Il complesso monumentale della Certosa di Pavia, che comprende un monastero e un santuario, fu voluto da Gian Galeazzo Visconti e come cappella privata per la devozione e mausoleo di famiglia. Alla fine del Trecento, in pieno periodo tardo gotico, i migliori artisti e architetti dell’epoca iniziarono i lavori per la sua realizzazione, e l’edificio venne completato nella ricca veste decorativa rinascimentale solo nella seconda metà del Quattrocento. La Certosa è situata nell’omonimo comune di Certosa di Pavia, 8 km a nord del capoluogo di provincia.

    Visualizza

    13. Parco della Vernavola: l'oasi verde della città

    Il Parco della Vernavola, che prende il nome da uno degli affluenti del Ticino la Roggia della Vernavola, è un’area protetta che alterna zone agricole a prati e zone boscose. Il parco è caratterizzato dalla presenza di un percorso botanico. In prossimità della Roggia non mancano animali selvatici come fagiani, volpi, upupe e verdoni, ma è possibile vedere anche anatre, cigni reali, cigni neri e qualche airone cenerino e gallinella d’acqua in un laghetto recintato. Il parco è situato a nord della città di Pavia.

    Visualizza

    Se questi luoghi meravigliosi ti hanno incuriosito e vuoi visitare questa o le altre città della Lombardia, vieni in gita con noi! Le nostre guide ti faranno conoscere i luoghi più famosi ma anche scoprire l’anima delle città attraverso aneddoti e storie che solo un esperto sa raccontare. Scopri tutte le nostre proposte: VISITE GUIDATE

    Questo articolo è per te Gli articoli del Magazine di Gite in Lombardia sono gratuiti e accessibili a tutti perché far conoscere il territorio è la missione della nostra associazione. Ciò è possibile grazie al contributo dei nostri soci. E tu, vuoi aiutarci a far conoscere le bellezze della Lombardia?

    Diventa socio
    La mia posizione
    Ottieni i Percorsi

    Ho preso visione e accetto la privacy policy del sito