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1. Palazzo Te: la villa degli ozi che oggi stupisce tutti i visitatori
Palazzo Te è collocato fuori dal centro storico di Mantova e fu realizzato da Giulio Romano tra il 1525 e il 1535 per volere di Federico II Gonzaga, come villa destinata agli ozi e al tempo libero. Le sale del palazzo sono destinate a temi particolari, tra queste ricordiamo: la Sala dei Giganti che mostra aspetti prospettici e acustici che non mancheranno di stupirvi, la Sala dei Cavalli che è la più ampia di tutto il palazzo e che era destinata alle feste da ballo, e la Camera di Amore e Psiche dove si svolgevano lauti banchetti.
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2. Basilica di Sant’Andrea: il capolavoro assoluto dell’architettura rinascimentale
La Basilica di Sant’Andrea non può non stupire in quanto capolavoro assoluto dell’architettura rinascimentale e ultima creazione del famoso architetto Leon Battista Alberti. Secondo la tradizione la chiesa sorge nel luogo in cui San Longino, il soldato che ferì al costato Gesù crocifisso, nascose il sangue raccolto ai piedi della croce. La chiesa al suo interno presenta la cappella del Mantegna con la tomba dell’artista, e la cripta dove è conservata la reliquia denominata “Preziosissimo Sangue di Gesù”, custodita in due elaborati reliquiari d’oro.
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3. Palazzo della Ragione: dove si svolgevano gli affari della città
Edificato intorno al XII secolo, il Palazzo della Ragione fu costruito per assolvere alle funzioni civili pubbliche, accogliere le assemblee, le adunanze cittadine e il mercato in caso di maltempo. Il palazzo fu più volte modificato e nel XV secolo fu innalzata la torre dell’orologio. Dal 1997 è divenuto prestigiosa sede espositiva dei Musei Civici di Mantova, ospitando importanti esposizioni d’arte organizzate dall’amministrazione comunale.
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4. Duomo: una commistione di stili in un unico edificio
Il Duomo di Mantova mostra una facciata barocca che sostituì la decadente facciata tardo medievale, mentre l’interno ricco e spazioso fu l’ultima creazione di Giulio Romano e raccoglie opere di artisti del Cinquecento e del Seicento. Il soffitto suntuoso sovrasta la navata centrale, con statue cinquecentesche in stucco. Il Duomo di Mantova, dedicato a San Pietro, è una vera e proprio commistione di stili e nel tempo fu ricostruito e abbellito più volte.
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5. Museo Archeologico Nazionale di Mantova: un ritorno al passato
Nel perimetro del Palazzo Ducale è inscritto il Museo Archeologico di Mantova, situato in quello che fu il Mercato dei Bozzoli della città. Il museo conserva collezioni di materiali neolitici, dell’età del bronzo, etruschi, veneti, celtici, romani, longobardi, goti, medievali e rinascimentali tutti provenienti dal territorio mantovano. Al termine del percorso una sezione dedicata alla città di Mantova mostra alcune testimonianze dall’insediamento etrusco allo sviluppo in epoca longobarda e rinascimentale.
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6. Rotonda di San Lorenzo: la chiesa più antica della città
Fondata tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII, probabilmente per volere di Matilde di Canossa, la Rotonda di San Lorenzo è la chiesa più antica di Mantova. Ispirata alla chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme e dedicata a San Lorenzo, la rotonda è a pianta centrale, con soprastante galleria. È costruita in cotto, secondo la tradizione lombarda del periodo, ma presenta due colonne di marmo di epoca romana e pilastrini in pietra dei secoli IX-XII provenienti da edifici scomparsi.
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7. Palazzo Ducale: una visita alla residenza dei Gonzaga
Pur essendo stato oggetto di modifiche e rimaneggiamenti, Palazzo Ducale conserva ancora numerosi ambienti della famiglia Gonzaga, che ne fece residenza dal 1328 al 1707. Quattrocento anni di storia sono sommati nel palazzo, che mostra un susseguirsi di stanze, corridoi, studioli, giardini pensili, scaloni, gallerie, salette, cortili che vede nella Camera degli Sposi il suo culmine. Questa famosa stanza è celebre per il ciclo di affreschi di Andrea Mantegna che ne decorò gli interni “sfondando” illusionisticamente le pareti.
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8. Museo Diocesano Francesco Gonzaga: un'esposizione di rilevanza internazionale
Nel chiostro maggiore dell’ex monastero agostiniano di Sant’Agnese ha sede il Museo Diocesano, che raccoglie manufatti di varia natura: dipinti, sculture, oreficerie, tessuti, libri miniati, ceramiche, avori e persino strumenti guerrischi non più in uso dopo la riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II. Secondo numerosi esperti, la bellezza e la preziosità dei suoi tesori, alcuni dei quali senza pari al mondo, gli conferiscono una rilevanza internazionale.
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9. Museo Tazio Nuvolari: una dedica al campione e alla velocità
Inaugurato nel 1985, il Museo Tazio Nuvolari è dedicato interamente al famoso campione mantovano, pilota automobilistico e motociclistico che ebbe una grande carriera sportiva tra il 1920 e il 1950. La struttura museale ha sede nella ex chiesa del Carmelino di Mantova e raccoglie i trofei, le targhe e le coppe vinte dal campione, oltre ad alcuni suoi effetti personali: caschetti, guanti, occhiali, tute e l’inseparabile maglia gialla.
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10. Biblioteca Teresiana: una raccolta sorprendente
In conformità con il vasto programma di laicizzazione voluto da Maria Teresa d’Austria che prevedeva la fondazione di biblioteche pubbliche, il 30 marzo 1780 fu inaugurata la Biblioteca Teresiana di Mantova. Il Palazzo occupa un intero isolato e rappresenta un’ideale unità urbanistica, storica e culturale con il Palazzo Accademico terminato nel 1775 per ospitare le accademie preesistenti riformate nell’Accademia Reale di scienza, lettere e arti. Il progetto si deve al famoso architetto Piermarini.
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11. Palazzo Valenti Gonzaga: sontuose sale e affreschi fiamminghi
I locali del Palazzo Valenti Gonzaga, dalla galleria d’ingresso fino all’ultima sala, sono costellati e impreziositi da affreschi attribuiti al pittore fiammingo di Anversa Frans Geffels e da 18 statue, che si ritengono essere opera dello scultore stuccatore comasco Giovan Battista Barberini. La visita al palazzo comprende le sale del piano nobile, il cortile interno, le cantine, la farineria e la ghiacciaia.
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12. Santuario della Beata Vergine delle Grazie: miracolo e superstizione
A 9 km dal comune di Mantova, sulle rive del Mincio, sorge il Santuario della Beata Vergine delle Grazie. La chiesa, in stile gotico lombardo, fu costruita per onorare la Madonna che aveva fatto cessare l’epidemia di peste. Appena entrati si rimane colpiti dalla ricchezza di decorazioni della navata e da un coccodrillo impagliato che pende dal soffitto a testimoniare la vittoria sul male.
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