
1. Murales di Via San Calimero: opere d’arte sul muro di un Convento
In via San Calimero, dal numero civico 9 in avanti, ci si trova di fronte a opere d’arte a cielo aperto. I primi disegni su muro che si incontrano sono delle scritte nere e rosse dell’Archivio Diocesano. Queste sono situate accanto alla Chiesa di San Calimero e apparentemente sembrano delle antiche scritture, quando in realtà sono singole parole di valore sociale e religioso. Proseguendo lungo la via pedonale si incontra il muro di un convento che raffigura ritratti e citazioni dei più celebri personaggi per la città di Milano: Alda Merini, Enzo Jannacci, Giò Ponti, Franca Rame, Luchino Visconti, Carlo Emilio Gadda, Gian Maria Volonté, Mariangela Melato.
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2. Wall of dolls: manifesto in 3D
Un vero e proprio “muro di bambole” si presenta vicinissimo alle Colonne di San Lorenzo, in via De Amicis. Questo muro non è altro che un manifesto in tre dimensioni contro il femminicidio. Centinaia di bambole sono appese al muro come segnale di un crimine contro l’umanità.
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3. Casette colorate di via Lincoln: Burano a Milano
Quello che oggi è chiamato “Quartiere Arcobaleno” a fine Ottocento fu costruito come un semplice villaggio operaio. Le piccole case ospitavano i lavoratori della zona di Porta Vittoria, e nel tempo furono abbellite e colorate. Ecco quindi che nel nostro tour, sicuramente merita una visita via Lincoln per ammirare queste case dai colori sgargianti. Un quartiere insolito per Milano, che proprio per le sue caratteristiche è stato soprannominato la Burano milanese.
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4. Quartiere Maggiolina: casette a fungo si trasformano in igloo
Le case colorate di via Lincoln non sono le uniche abitazioni insolite di Milano. Forse ancora più bizzarre sono le casette igloo del quartiere Maggiolina. Qui sbirciando tra queste 8 case insolite si percepisce un’atmosfera misteriosa e fiabesca. Le case furono progettate negli anni Quaranta dall’ingegnere Mario Cavallè. Inizialmente le case presentavano una forma di fungo, poi negli anni Sessanta furono riconvertite ad abitazioni più basse ma sempre tondeggianti, e per questo oggi chiamate igloo.
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5. Chiesa di San Maurizio al Monastero: unicorni a Milano
Rimanendo in clima fiabesco dovete sapere che a Milano esistono gli unicorni! All’interno della chiesa di San Maurizio al Monastero infatti si può osservare un affresco che rappresenta l’Arca di Noè e fra tutti gli animali sono visibili una coppia di unicorni.
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6. La scrofa semilanuta: forse l'origine del nome "Milano"
La presenza di animali bizzarri non si ferma agli unicorni di San Maurizio, ma si amplia con il maiale, o meglio la scrofa semilanuta. Una leggenda narra che il nome Milano (Mediolanum) derivi proprio dal ritrovamento di questo animale con mezzo manto, mezza lana. Altre fonti sostengono un’origine differente del nome ma il fascino di questa tradizione rimane inalterato. Si può ammirare una raffigurazione di questo mitico animale su un arco del Palazzo della Ragione. Il bassorilievo era stato ritrovato nel 1233 durante gli scavi per la costruzione dello stesso palazzo.
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7. Vicolo dei lavandai: gli uomini che lavavano i panni
In ottima posizione sui Navigli milanesi si trova un pezzo di storia: il vicolo dei lavandai. Si tratta di un angolo in cui poter ammirare una centrifuga di fine ‘900 rimasta intatta. L’aspetto curioso è proprio la dedica del vicolo: esso è dedicato ai lavandai e non alle lavandaie, perché nell’Ottocento erano proprio gli uomini ad occuparsi del lavaggio dei panni.
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8. Ca’ dell’Oreggia: i muri con le orecchie
Se avete un desiderio e vorreste che si esaudisca andate in via Serbelloni 10 a Milano e sussurratelo alla parete. Non stiamo impazzendo, ma riportiamo una leggenda storica milanese. Fuori dall’abitazione di via Serbelloni 10 infatti troverete un vero e proprio orecchio. Lo strano oggetto era in realtà un citofono, oggi non più in funzione, ma si dice che sussurrando un desiderio all’orecchio questo si avvererà.
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9. Cuci Milano: esempio di multiculturalità
Cuci Milano è un murales che rappresenta la multiculturalità della metropoli: una sarta cinese è raffigurata mentre cuce insieme le bandiere dei popoli più presenti in città, e l’artista fiorentino Zed1, inserisce tra i fili delle bandiere gli ingredienti del Negroni Sbagliato, cocktail inventato proprio a Milano nel bar Basso. Il murales si trova sulla facciata laterale del Madama Hostel & Bistrot.
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10. Cortile ottagonale di Casa Rossi: dove alzare il naso all’insù
Recarsi in Corso Magenta al civico 12 significa trovarsi dinnanzi a Casa Rossi, un palazzo del 1860 di architettura eclettica. Non fermatevi ad uno sguardo esterno, ma inoltratevi nel cortile e una volta qui alzate il naso all’insù e noterete un’insolita finestra di forma ottagonale aperta sul cielo azzurro. Una vista davvero suggestiva.
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