La Via Francigena è un itinerario culturale che attraversa l’Europa da Canterbury a Roma per un totale di 1.800 km di lunghezza. Nel territorio lombardo, nelle province di Pavia e Lodi, il cammino si sviluppa per circa 107 km suddivisi in 5 tappe: da Robbio a Mortara (14,2 km), da Mortara a Garlasco (20,7 km), da Garlasco a Pavia (24,6 km), da Pavia a Santa Cristina e Bissone (28 km), da Santa Cristina e Bissone a Corte S. Andrea (19,4 km). La Via Francigena arriva in territorio lombardo lasciandosi alle spalle i paesaggi alpini e collinari, e qui si aprono i vasti orizzonti della Pianura Padana, caratterizzati da rettilinei interminabili, geometrie dei campi e paesaggi assoluti. Camminando lungo l’antica Via Francigena in Lombardia sarete avvolti da un profondo silenzio, rotto solo dall’improvviso volo degli aironi. Questa è la caratteristica del percorso che si sviluppa tra superfici di acqua e di luce, scandite da sottili argini, ambienti tipici della Pianura Padana. Ma non è finita qui, la Via Francigena ha infatti in serbo per voi alcune curiosità interessanti che ne spiegano la sua storia e le sue principali caratteristiche. Scopriamole insieme.

I Longobardi e la nascita della Via Francigena

La nascita della Via Francigena risale all’Alto Medioevo, attorno al VII secolo, quando i Longobardi contendevano il territorio italiano ai Bizantini. A quel tempo vi era l’esigenza di collegare il Regno di Pavia e i ducati meridionali tramite una via sicura. Si scelse quindi un itinerario, allora considerato minore, che valicava l’Appennino in corrispondenza dell’attuale Passo della Cisa, e dopo la Valle del Magra si allontanava dalla costa in direzione di Lucca.

La prima guida scritta risale all'anno 990

Grazie ai diari di viaggio, e in particolare modo agli appunti dell’Abate Sigerico, è stato possibile ricostruire l'antico percorso della Via Francigena. Nel 990 l’Abate annotò su due pagine manoscritte le 80 mansioni, ovvero centri abitati dove si trovava alloggio per la notte, cui si fermò a pernottare. Il diario di Sigerico viene ancora oggi considerato la fonte itineraria più autorevole, tanto che spesso si parla di “Via Francigena secondo l’itinerario di Sigerico”.

Nel cuore della Bassa lombarda

Le tappe lombarde della Via Francigena sono di grande interesse paesaggistico, ambientale e naturalistico, per i campi coltivati, i prati, i corsi d’acqua e la ricca presenza di fauna. Non mancano notevoli spunti di interesse storico-architettonico, come abbazie, chiese, monasteri, castelli e cascine. La Via entra nel territorio lombardo a Palestro ed esce presso il Guado di Sigerico di Corte S. Andrea. Il percorso si sviluppa prevalentemente in pianura, prima nel vercellese, poi nella Lomellina, nel Parco Ticino e nel basso pavese. Nella parte finale del percorso il paesaggio è più mosso, siamo in corrispondenza della collina di San Colombano, per poi arrivare al Lambro e al territorio del lodigiano costellato di risaie.

Gli incontri durante il cammino

Mentre camminerete lungo la Via Francigena, magari su un argine lungo un canale, è possibile incontrare un trattore che procede lento nei campi, oppure un campanile o il profilo tozzo di una cascina a corte magari risalente all’Alto Medioevo, quando la pianura era ancora ammantata di foreste e paludi da bonificare. Questi incontri renderanno più varia e interessante la vostra camminata.

La credenziale del vero pellegrino

Per chi percorre la Via esiste il “passaporto del pellegrino”, si tratta della credenziale che attesta l’identità e le motivazioni del viandante ed è uno strumento indispensabile per essere identificato come tale. La credenziale emessa dall’Associazione Europea delle Vie Francigene consente di avere accesso alle strutture di accoglienza preposte lungo l’itinerario e inoltre permette di usufruire delle convenzioni per dormire e mangiare.

Pronti a guadare il Po?

Uno dei punti più interessanti dell'itinerario lombardo si trova alla fine quando la Via Francigena arriva al Po presso il guado di Sigerico. Giunti a questo punto dovrete attraversare il grande fiume per raggiungere l'Emilia Romagna e lo potrete fare a bordo di una piccola imbarcazione. Un'esperienza molto bella dal punto di vista naturalistico e apprezzata da tanti pellegrini.

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