La ciclovia Valganna è una ciclabile affascinante che collega Italia e Svizzera costeggiando il lago di Ghirla e il lago di Lugano e percorrendo il tracciato di un’antica tranvia che collegava da inizio novecento al 1955 Varese con Ponte Tresa. Il percorso è in parte su pista ciclabile protetta e in parte su strade locali con poco traffico, è generalmente segnalato ma in alcuni punti è bene dare uno sguardo alla mappa. Il percorso di andata è in piano e in discesa, mentre il ritorno presenta un tratto in pendenza corrispondente al tracciato della tranvia di circa 4 km. La partenza è dalla chiesa del paesino di Ganna, a 12 Km da Varese, ed attraversa la verde Valganna lungo un percorso ombreggiato che costeggia il lago di Ganna e la Valmarchirolo. Si consiglia di fare attenzione nei pressi del paese di Ghirla al bivio (a sinistra si va verso Cunardo mentre a destra continua il percorso). Dopo aver percorso un tratto su strade secondarie e aver costeggiato la statale 233 finalmente ci si immette nel verde e suggestivo percosso dell’ex tranvia sino al comune di Lavena-Ponte Tresa, sulle rive del lago di Lugano. Si giunge proprio nel tratto più stretto del Lago dove solo alcuni metri separano Italia e Svizzera. Ci si dirige, costeggiando il lago, verso la dogana di confine con la Svizzera che si attraversa proseguendo fino a Caslano. Qui è possibile fare il giro del promontorio, anche se la seconda metà del giro va percorsa con bici a mano per la presenza di gradini e sassi. Il percorso è particolarmente interessante sia per le bellezze ambientali che per la presenza di antichi borghi ricchi di scorci suggestivi tra i quali meritano sicuramente una sosta la Badia di San Gemolo a Ganna del XII secolo, il Maglio di Ghirla, il Parco dell’Argentera a Gaggio, ed i paesi di Lavena e di Caslano in Svizzera.
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tutto bello ma sarebbe molto più bello se si unisse un tracciato GPX che risolverebbe le lacune della segnaletica.
Purtroppo, ancora oggi maggio 2021, la segnaletica rimane la nota dolente. Ma con un pò di pazienza…. il paesaggio merita comunque.
Fatta oggi …grande delusione…a parte che ci sono più su e giù di quelli dichiarati e poi per fare 18 km abbiamo impiegato un sacco di tempo a cercare gli inizi della ciclabile….venendo da Bergamo non vale la pena …certo il parco dell’Argentera e laghi sono molto belli
Fatto oggi. Uno degli itinerari più belli che abbia fatto finora. Particolarmente bello il tratto della ex ferrovia. Un paesaggio spettacolare che è valsa tutta la fatica della salita.
Unica pecca la segnaletica praticamente assente nei momenti del bisogno (bivi, incroci, etc.) io me la sono cavata solo scattando una foto alla mappa posta sul sentiero. Senza, penso che starei ancora girando…
Bellissimo percorso anche fresco e in un bell’ambiente. Nota dolente, molto dolente, molto molto dolente, segnaletica insufficiente e talvolta inesistente, una vera caccia al tesoro con errori continui di percorso, un vero peccato perché il percorso proposto merita il giro. Purtroppo la sensazione è che ci sia totale disinteresse da parte delle amministrazioni comunali verso la ciclable. Diverso appena si entra in Svizzera, ma quello è l’inizio di un altro pianeta.
Peccato. Sporcizia e mancanza di segnaletica sono penalizzazioni del nostro territorio che sarebbero facilmente eliminabili.