A causa del suo passato turbolento, che lo vide spesso sotto il dominio straniero, per molto tempo i Milanesi non riconobbero il Castello Sforzesco come un simbolo della propria città, tanto da volerlo demolire, e fu solo all’epoca dell’Unità d’Italia, quando fu trasformato in un centro di cultura, che il castello iniziò ad essere considerato uno dei principali simboli di Milano e della sua storia. Il Castello Sforzesco fu costruito nel XV secolo da Francesco Sforza sui resti di una precedente fortificazione risalente al XIV secolo e nel corso degli anni l’edificio subì molte modifiche; fu utilizzato come rocca difensiva, residenza, caserma militare e ad oggi è sede di istituzioni culturali, di mostre periodiche e di musei come ad esempio il Museo d’Arte Antica, la Pinacoteca, la Raccolta di Mobili con arredi dal quindicesimo al diciannovesimo secolo, il Museo di Arti Decorative con una vastissima collezione di ceramiche, le Oreficerie, la collezione di strumenti musicali tra le più grandi d’Europa, gli Arazzi Trivulzio, l’Armeria, il Museo della Preistoria e Protostoria, il Museo Egizio e le Sale Viscontee. A seguito dei danni subiti durante il secondo conflitto mondiale, il Castello Sforzesco fu ristrutturato e negli anni Novanta venne realizzata una grande fontana nella piazza adiacente, prendendo spunto da una precedentemente installata sul posto; anche negli ultimi anni sono stati svolti alcuni lavori di restauro della struttura, con cui sono stati anche puliti e portati alla luce intonaci dipinti e graffiti dell’Ottocento.
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