In provincia di Pavia c’è un’area non molto conosciuta e spesso sottovalutata, ma che in realtà racchiude tantissime bellezze: una lunga storia affascinante che ancora oggi appare tangibile, una forte tradizione contadina e una natura davvero sorprendente che culmina con lo splendido Parco del Ticino. Stiamo parlando della Lomellina, terra di confine tra Lombardia e Piemonte delimitata geograficamente dal corso dei tre fiumi Sesia, Po e Ticino.

Essendo una zona di confine di grande importanza strategica, la Lomellina fu teatro di lotte intestine e di aspre battaglie fin dai tempi più antichi. La sua vera importanza, però, è data dalla fertilità dei terreni e dalla ricchezza di acqua, tanto da essere conosciuta nel 1300 come il “granaio del ducato di Milano”. I suoi campi di grano e di mais e poi, dall’epoca sforzesca, anche i grandi specchi delle sue risaie sono sempre stati l’immagine simbolica della Lomellina che, ancora oggi, appare come un mosaico di terra e di acqua punteggiata da piccoli paesi campestri e da grandi cascine.

Questa campagna affascinante fu anche zona di diporto e di “delizioso soggiorno” durante il periodo visconteo e sforzesco. Ecco perché ancora oggi si possono ammirare, e spesso anche visitare, tanti castelli che resistettero ai numerosi attacchi lungo i secoli e che poi vennero utilizzati come residenze di campagna dalle più nobili famiglie milanesi e pavesi.

Ecco i castelli più noti che si possono visitare ancora oggi.

Castello di Vigevano

Il castello più conosciuto è sicuramente quello di Vigevano, terminato nel 1400 e che assunse il suo carattere più maestoso con Ludovico il Moro, Bramante e Leonardo da Vinci. Si possono visitare la Torre del Bramante, che domina sulla splendida Piazza Ducale, le Scuderie, il maschio, la falconiera e la loggia delle dame, la strada coperta, le strade sotterranee e la cavallerizza. Cliccare qui per maggiori informazioni.

Castello di Scaldasole

Il Castello di Scaldasole è una delle fortificazioni più suggestive e maestose della provincia di Pavia. La prima cosa che salta all’occhio sono le sue sette imponenti torri medievali, ma la vera peculiarità è il ricetto quattrocentesco, esempio unico in Lomellina in cui sono presenti alcune carrozze ottocentesche e una raccolta di armi antiche. Il castello oggi ospita la collezione di reperti archeologi raccolti da Antonio Strada, databili dalla preistoria all’età longobarda. Accanto al castello c’è anche una cascina costruita tra fine Settecento e inizio Novecento dove è presente un’azienda agricola visitabile. Per pianificare una visita cliccare qui.

Castello di Sartirana

Il Castello di Sartirana Lomellina fu realizzato alla fine del XIV secolo per volere di Gian Galeazzo Sforza e nel 1500 divenne residenza nobiliare, assumendone la struttura odierna. All’interno del complesso architettonico del castello è presente la Pila, struttura del XVII secolo utilizzata nel processo di pilatura, ovvero la pulitura dei chicchi di riso dal sottile involucro in cui sono racchiusi, fondamentale nel ciclo di lavorazione del riso. Oggi il castello è sede della Fondazione Sartirana Arte che allestisce esposizioni museali di pittura, scultura e artigianato. Per maggiori informazioni e per pianificare una visita cliccare qui.

Castello di Frascarolo

Il Castello di Frascarolo risale al Trecento e fu edificato nell’epoca dell’ascesa dei Visconti. Oggi l’edificio ospita il Museo del Contadino che racconta la storia dell’attività contadina, visitabile ogni primo sabato del mese ed aperto alle scolaresche tutti i giorni della settimana, previa prenotazione. Cliccare qui per maggiori informazioni.

Tra gli altri castelli minori ve ne citiamo alcuni: Castello di Valeggio, Castello Isimbardi di Castello d’Agogna, Castello Crivelli di Lomello, dove si può visitare anche il bellissimo borgo medievale, il Castello Beccaria di Pieve del Cairo, il Castello di Tortorolo e il Castello Sangiullani di Mede, il Castello Gallarati Scotti di Cozzo, il Castello Beccaria Litta di Gambolò.

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