Pensateci bene, l’autunno è una stagione eccezionale per fare una biciclettata in campagna. Non c’è più il caldo asfissiante dell’estate, si è rilassati e tonici per le passeggiate o i bagni fatti durante le vacanze, le giornate sono ancora abbastanza lunghe e il panorama offre spesso scorci sorprendenti e romantici. Per questo vi consigliamo tre itinerari adatti a tutti che ci portano a scoprire alcuni dei luoghi più belli della Lombardia in sella alla nostra bici.
Pista Ciclabile Rivolta d’Adda – Lodi
E’ un percorso ciclabile in parte sterrato di circa 25 chilometri (solo andata) che ci porta a scoprire la sponda sinistra del fiume Adda. L’itinerario non presenta difficoltà particolari e ci permette di scoprire molti luoghi interessanti a cavallo tra le province di Cremona e Lodi.
Prima di imboccare la pista ciclabile si può fare una breve visita alla Basilica di Santa Maria e San Sigismondo a Rivolta d’Adda, splendido esempio di architettura romanica costruita attorno all’anno Mille. Poco fuori l’abitato si passa invece per la Riserva naturale fontanile Merlo’ Giovane caratterizzata dalla presenza di fontanili dai quali sgorga acqua fresca e limpidissima, tipici della pianura lombarda.
A Spino d’Adda si incontra il Canale Vacchelli, importante opera idraulica realizzata alla fine dell’Ottocento per irrigare l’agro cremonese, che collega l’Adda con l’Oglio.
Giunti a Lodi, perché non riposarsi un poco visitando i monumenti dalla città? Consigliamo in particolare il Duomo in stile romanico e la Chiesa dell’Incoronata: capolavoro di arte rinascimentale fu iniziata da un architetto allievo del Bramante nel 1488 sul terreno dove sorgeva una casa di tolleranza.
Se poi decidere di tornare percorrendo l’anello che congiunge il capoluogo a Spino lungo la sponda destra del fiume potrete passare per la Riserva Naturale Lanca delle Due Acque a Montanaso Lombardo. Questo ambiente umido collegato è quasi permanentemente al fiume tramite uno stretto canale e circondato da un’area boscata molto interessante.
Ciclovia Mantova-Sabbioneta
Questo itinerario collega due città iscritte dall’Unesco nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità tramite un percorso che si snoda su piste ciclabili e strade a basso traffico, attraverso le zone umide del Parco Oglio Sud, consentendo di scoprire ambienti altrimenti inesplorati e apprezzare al meglio le caratteristiche del territorio.
47 chilometri in tutto per perdersi nelle bellezze del paesaggio, tra vigneti e frutteti di mele, ombrosi boschi di latifoglie e enormi distese di campi coltivati. Lasciata alle spalle Mantova, s’incontrano vari paesi, ciascuno con le sue eccellenze e curiosità: Buscoldo, Torre d’Oglio, San Matteo delle Chiaviche, Commessaggio. Uno dopo l’altro scorrono questi borghi e si arriva quasi improvvisamente a Sabbioneta, la “piccola Atene” del Rinascimento.
Questa “città ideale”, progettata e fatta costruire da Vespasiano Gonzaga Colonna nell’arco di circa trent’anni, rimane un unicum da non perdere ancora perfettamente conservata con le potenti mura difensive a stella, la pianta a scacchiera delle vie e il ruolo degli spazi pubblici e dei monumenti. Un capolavoro assoluto che vale il viaggio, da gustare con calma magari in occasione delle numerose mostre d’arte che si tengono durante tutto l’anno.cum da non perdere ancora perfettamente conservata con le potenti mura difensive a stella, la pianta a scacchiera de
Percorso Ciclabile Bergamo-Madonna della Castagna
Il territorio del Parco dei Colli di Bergamo è interamente attraversato da una fitta rete di percorsi completamente immersi nel verde che permettono di godere delle bellezze storiche e paesaggistiche del Parco.
Uno degli itinerari migliori per apprezzare questo straordinario patrimonio naturalistico alle porte di Bergamo è percorrere su due ruote la Greenway della Morla e proseguire poi lungo la Pista Ciclopedonale del parco. Sotto il bastione più orientale di Città Alta, dove campeggia il monastero di Sant’Agostino, con accesso da Via Baioni 1, comincia questo itinerario.
Dopo aver attraversato su un ponticello la Morla, si prosegue lungo il corso del torrente che segna il confine netto tra la città (a destra) e la campagna (a sinistra) fino a giungere alla Cascina Valmarina, sede del Consorzio del Parco. Si tratta di un antico monastero del quale si hanno notizie fin dal 1150.
Da qui si continua lungo la Pista Ciclopedonale del parco che si allontana dall’abitato seguendo le anse del torrente Quisa. Giunti a Paladina-Sombreno, si sale verso il Santuario della Madonna della Castagna, un luogo semplice e riservato. Secondo la tradizione, il curioso nome del santuario si deve a all’episodio dell’apparizione avvenuta nell’aprile 1310 a due contadini che si trovavano nei pressi del bosco. Si racconta che la Vergine chiese loro di edificare una chiesa in suo onore e come testimonianza della sua apparizione fece diventare improvvisamente maturi i frutti di un grande albero di castagne.
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