La Via dei Terrazzamenti in Valtellina
Sforzato, Inferno, Grumello, Sassella sono solo alcuni dei vini Doc che proprio in questo periodo vengono prodotti in Valtellina. Una valle ampia e soleggiata che accoglie oltre 850 ettari di vigne. E proprio il lavoro degli uomini che nei secoli hanno coltivato le viti sui pendii delle montagne ha plasmato mirabilmente il paesaggio della Valtellina con 2.500 chilometri di terrazzamenti, candidati ad essere iscritti fra i beni Unesco come Patrimonio Culturale dell’Umanità. Per permettere a turisti e appassionati di godere di questo straordinario paesaggio agricolo è stato realizzato un percorso denominato “Via dei Terrazzamenti“, che collega Morbegno a Tirano ad una quota compresa tra i 300 e i 700 metri. Il tracciato ciclopedonale è caratterizzato dalla presenza di terrazzamenti di grande interesse e bellezza, chiese, siti preistorici, cantine rurali, agriturismi, antichi borghi ed è percorribile sia integralmente sia per tratti tra loro collegati con mezzi pubblici.
Sui colli della Franciacorta
Tra Brescia e l’estremità meridionale del Lago di Iseo le dolci colline della Franciacorta sono coperte da filari di viti a perdita d’occhio che in questo periodo si tingono di rosso, giallo e arancione. In una visita a questo territorio non può mancare una sosta a Erbusco, grazioso borgo di origine medioevale che si è sviluppato attorno al castello e che conserva ancora belle chiese e ville di stile palladiano. Poco più a nord, Adro stupisce per i resti del suo sistema difensivo trecentesco e per l’antica parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta dalla quale si può godere di un vasto panorama sui vitigni delle campagne circostanti. Infine, appena fuori l’abitato di Iseo, centro turistico per eccellenza della zona, si estendono le torbiere del Sebino habitat unico dichiarato di interesse internazionale e facilmente percorribile grazie alla rete di sentieri. Se lo desiderate, potete salire al punto panoramico del monte della Madonna del Corno dal quale si gode un’ottima vista sulla Franciacorta, le Torbiere ed il lago d’Iseo.
Tra viti e boschi nell’Oltrepò Pavese
Incuneato tra il Piemonte e l’Emilia, l’Oltrepò è uno dei luoghi simbolo della produzione vitivinicola lombarda. Qui nasce il Bonarda, il Pinot Grigio e il Barbera solo per citare alcuni dei vanti della zona. Questo fantastico territorio nasconde angoli suggestivi, ricchi di storia e di cultura e spesso incontaminati dalla vita moderna. Per farvene scoprire alcuni vi proponiamo un itinerario che si svolge a uno dei margini meridionali dell’Oltrepò tra Bagnaria e l’Eremo di Sant’Alberto da Butrio, a Ponte Nizza. E’ un percorso molto panoramico nella prima parte e molto rilassante nel tratto finale, che si svolge tra i boschi della dorsale denominata “Costa della Mula”. Dopo aver ammirato i campi della Valle Staffora durante la salita il senso di pace e quiete dell’Eremo fondato nell’undicesimo secolo lascia senza parole.
I sentieri della Valle del Curone
Area vitivinicola forse meno nota delle precedenti, la valle del Curone nella Brianza lecchese è caratterizzata da oltre un centinaio di ettari di vitati. Percorrendo i numerosi sentieri del parco è facile costeggiare i terrazzi coltivati dove il vigneto disposto sul bordo dei ronchi cresce in una perfetta armonia con l’ambiente circostante. Ciò è ancor più evidente durante la vendemmia quando il rosso fogliame autunnale contrasta con il bianco delle pietre dei muri a secco e il verde intenso delle erbe officinali. Salendo al santuario di Montevecchia, collocato sulla collina più alta del parco, si può facilmente ammirare l’estensione e i colori dei vitigni e farsi ammaliare dai suoni e dagli odori della vendemmia.
San Colombano al Lambro, il vino di Milano
In questo paese dal glorioso passato si produce l’unico vino doc della provincia di Milano, una piccola eccellenza che regala alla grande metropoli un prodotto di alta qualità. Potete iniziare la visita al borgo percorrendo il suo centro storico e le stanze del Castello Belgioioso, distrutto e poi ricostruito da Federico Barbarossa nel Trecento. Una breve passeggiata sulla collina che si erge alle spalle del Castello vi permetterà invece di salire a circa 80 metri sopra la pianura e ammirare le viti e i boschi della zona dalle numerose terrazze panoramiche.
Adesso non vi resta che scegliere l’itinerario più adatto alle vostre esigenze e partire per una bella passeggiata tra i vigneti. E non dimenticatevi di raccontarci com’è andata!
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