Questo itinerario in alta Val Seriana non presenta alcuna difficoltà ed offre bellissimi scorci e paesaggi naturali molto suggestivi ancora incontaminati. Si raggiunge in auto Valzurio, frazione di Oltressenda Alta, nei pressi della Baita Valle Azzurra, e poi si prosegue fino alla località Spinelli dove si può lasciare l’auto. Qui si può seguire una comoda e facile strada sterrata in direzione baite Moschel. Lungo il cammino si incontra la Fopa Fosca, ovvero “buca buia”, curiose sorgenti d’aria fredda che un tempo venivano utilizzate per mantenere al fresco latte e formaggi. In alternativa alla strada si può seguire il sentiero CAI 340 che risale il torrente Ogna tra boschi di faggio, aceri e ricche sorgenti. Una volta giunti alla conca che ospita le sei baite del Moschel (m 1265), ci si può fermare per un pic-nic e per riposare ammirando il bellissimo paesaggio bucolico che un tempo fu luogo di raccolta della barite, prezioso minerale estratto dalle miniere presenti sulla Presolana e sul monte Ferrante.
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Ma due ore sono comprensive dell’ andata e del ritorno?
Ciao a tutti, ho fatto questo percorso domenica 5 luglio con mio marito. Abbiamo percorso il sentiero nel bosco all’andata e la mulattiera al ritorno. La mulattiera e si da classificare ‘facile’,ma il sentiero lo definirei un po’ impegnativo e non ci porterei i bambini. Alle baite del Moschel non c’è acqua
cia oltre i boschi e si ammirano i monti del versante destro. Incantate per le cascine ben19 settembre 2019.Proprio questa settimana sono tornata alla Baite in compagnia di un’amica. Lasciata l’auto nel parcheggio di Spinelli, abbiamo proseguito sulla strada a tratti sterrata o bitumata. Piacevole percorrerla mentre si sbircia oltre il bosco le baite ben tenute e le tante mucche nei pascoli. Giunte alla prima area pic-nic sono rimasta un pochino delusa, in quanto la ricordavo ben tenuta, curata e pulita. Proseguiamo comunque sino al Buco del freddo che è veramente un angolo magico e ricco di fascino. Si continua sino all’inizio della stradina bianca che porta alle baite del Moschel: qui il cuore batte forte, è sempre emozionante soffermarsi ad ammirare questo panorama. Dopo la pausa “panino” con i piedi al fresco nelle acque dell’Ogna, ritorniamo alle baite e decidiamo di scendere a Spinelli percorrendo il sentiero 540. Il sentiero a tratti è un pochino scosceso e sassoso per via delle moto che salgono e scendono.! E’ comunque un bel cammino e nel silenzio si sente solo lo scroscio delle acque dell’Ogna che scorre nel fondovalle. Per nulla stanche, riprendiamo l’auto e ci fermiamo a Valzurio per visitare questo bellissimo borgo…e poi riusciamo anche a vedere i laghetti azzurri dal belvedere un poco oltre la frazione. Bellissima escursione che ci ha lasciato molto gioiose emozioni!
ci sono rifugi per mangiare durante il percorso?
Io e mia maoglie abbiamo fatto il percorso questo week-end. Siamo partiti da Valzurio e abbiamo aggiunto circa 40 minuti al percorso.
Al parcheggio dopo Spinelli abbiamo preso la strada nel bosco. Il sentiero è comodo e ben segnalato, segue il lato del torrente quindi si ha il suono dell’acqua che ci accompagna. Verso la fine del tratto si passa sull’altro lato e il sentiero inizia a salire dentro a un bosco di faggi e pini davvero suggestivo. A un certo punto ci siamo fermati e c’era solo il silenzio. Dopo quel breve tratto si giunge alle Baite, l’orizzonte si allarga e si aprono i prati delle baite. Al ritorno abbiamo scelto la mulattiera normale dove si ha la possibilità di vedere il “buco del freddo” molto suggestio e anche molto freddo! Ma davvero impressionante. Davanti c’è la ricostruzione in muratura di un’antico locale che veniva usato proprio per le conserve degli alimenti grazie a queste correnti gelate.
Alle famiglie raccomando solo la mulattiera, mentre invece a chi può raccomando il percorso nel bosco.
Ne vale la pena.
Lunghezza del tracciato da Valzurio 6 km solo andata. Dislivello 450 metri circa.
Fattibile con passeggini?